Alla ricerca delle piramidi

Amo trascorrere il mio tempo accucciata nel prato. Ogni volta che lo faccio la meraviglia e lo stupore di quel piccolo mondo si rinnovano, rinnovando il mio amore per le piccole vite, quelle che consideriamo troppo poco e che invece sono anelli fondamentali per la nostra stessa sopravvivenza. Così mi siedo li cercando di dare meno fastidio possibile nonostante la mia smisurata mole, chiudo gli occhi e in un attimo faccio parte di quel mondo, sono avvolta dal ronzio del bombo, dai colori della fanciaullaccia e dal profumo della terra e ho il privilegio di una nuova prospettiva poco conosona all’essere umano, quella di guardare le cose dal basso. Un po’ come Alice che si ritrova all’improvviso minuscola in un campo di fiori parlanti e bruchi tabagisti.

Smartphone story – ep 1

Smartphone Story – Episode 1

Lasciai il sentiero e mi inoltrai nel fitto del bosco seguendo la processione dei funghi zolfini. Pian piano tutto si attutì: lo stormire del vento, il canto degli uccelli, i miei stessi passi parvero farsi piú lievi e percepivo appena il mormorare dei ciclamini. Eterei folletti di ombre prendevano vita dalla luce che filtrava delicatamente dai Continua a leggere

Empusa pennata

Maschio di Empusa pennata, riconoscibile dalle lunghe antenne pennate

Empusa pennata
Femmina di Empusa pennata intenta a divorare un bombo

“La Mantide attese impaziente tutto il giorno finché le ombre non sbucarono da sotto i sassi e i cespugli. Rimase all’erta finché il cielo non fu verde chiaro la dove l’ultima luce del giorno si incontra con il buio blu. E quando la luna spuntò fu talmente silenziosa che la Mantide rischiò di farsela sfuggire…” N. Mandela, Le mie fiabe africane
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Benvenuto

Presentazione standard2Benvenuto su questo mio piccolo spazio virtuale, dove cerco di vivere e far rivivere le emozioni che ho provato fotografando la vita in tutte le sue forme. Qui non troverai animali o piante spostati, maneggiati o “sistemati meglio” ma  vite riprese nel loro svolgersi senza intromissioni, senza interferenze. Le mie foto non tagliano piante, non usano esche e carnai e non disturbano animali, non usano flash e luci e sono scattate quasi sempre a mano libera e forse, proprio per questo, non le troverai tanto spettacolari quanto quelle che, purtroppo, la fotografia “naturalistica” di ultima generazione ci sta abituando a vedere. Esse riprendono la vita nella sua semplicità quotidiana, nella quale cerco di immergermi da ospite rispettosa e osservatrice dimessa e attraverso di loro vorrei condurti tra le mille forme e i mille colori che la natura ha creato. Buon viaggio!